Libro d’Oro della Nobiltà Medicea di Firenze (D-L)

Casati Nobili di Firenze viventi o estinti dal 1750 ai tempi attuali

( A – C ) ( D – L ) ( M – P ) ( R – Z )

Questa edizione aggiornata dello storico Libro d’Oro della Nobiltà Toscana Medicea del 1750 contiene la descrizione delle “Provanze di Nobiltà” depositate nell’ archivio segreto della Casa Granducale Medicea di Toscana e nell’Archivio di Stato di Firenze, fondo Nobiltà e Cittadinanza.

La descrizione delle “provanze” dell’archivio di Stato di Firenze è interamente tratta dal volume di Marcella Aglietti, Le tre nobiltà. La legislazione nobiliare del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000.

I titoli nobiliari concessi ai Casati Nobili Toscani fra il 1737 ed il 1589 dalla Casa di Asburgo Lorena sono riconosciuti de jure dalla attuale Casa Granducale Medicea di Toscana.

DALLA VALLE – (in corso di inserimento) Nobil Donna Patrizia. Diploma Granducale di concessione del Titolo di Nobile di Firenze concesso da S.A.R. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana ( 13 Luglio 2020)

DE VIERNO – ( pratica di ammissione in corso). N.H. Don Marc Alvise, Commissario Granducale di Ivrea; Lettera patente di S.A.R. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana per la concessione provvisoria* del titolo di Nobile di Firenze e per il godimento temporaneo in territorio di pretensione granducale, ex art. 21 L. 31/7/1750, dei privilegi connessi al suo rango di Nobile di Stato Estero, insignito di titolo straniero non riconosciuto da S.A.R. il Granduca di Toscana (30 Giugno 2020)

* il titolo di Nobile di Firenze concesso provvisoriamente lettera patente granducale firmata dalla Cancelleria della Corona, è confermato da S.A.R. il Granduca in occasione della cerimonia di investitura nobiliare e di professione di fede civile, durante la quale viene consegnato il decreto definitivo di concessione del Titolo di Nobile di Firenze. La mancata partecipazione per due volte consecutive alla cerimonia di investitura comporta la decadenza del titolo provvisorio.

DIEUDONNÉ – (7 maggio 1770). Giovanni Battista. Diploma granducale del 27 maggio 1765 [XIX, 1].

DITHMAR DE SCHMIDVEILLER – (30 aprile 1764). Luigi e figli. Nobile lorenese, ammesso a norme del dispaccio granducale di naturalizzazione dei sudditi lorenesi del 17 maggio 1751 [XIX, 2].

DONNINI – (11 luglio 1763). Fedi dell’esercizio di pubbliche magistrature [XIX, 3].

DURAZZINI – (24 gennaio 1752). Francesco Bonaventura. Già ammesso all’Ordine stefaniano [XIX, 4].

FABBRI – (9 settembre 1771). Diploma granducale concedente la nobiltà fiorentina669 [XIX, 5].


669 Si dimostra il possesso di un congruo patrimonio, come di aver partecipato al nobile gioco del calcio.

FABBRESCHI – (29 maggio 1752). Cavaliere Attilio. Già ammesso nell’Ordine stefaniano [XIX, 6].

FABRINI – (22 marzo 1787). La richiesta di registrazione viene presentata dalla baronessa Ernesta d’Eisenberg, vedova di Filippo Xaverio Fabrini. Si chiede che i propri figli siano riconosciuti discendenti dallo stesso stipite del ramo Fabrini degli Aranci, già da tempo ammessi al patriziato. Ottenne lettere patenti di nobiltà da Pietro Leopoldo670 [LXIII, 3].

670 Filippo Xaverio Fabrini era il ministro residente elettorale palatino alla corte di Toscana. I figli erano due, un maschio (Pompeo Francesco), con un patrimonio di oltre quarantacinquemila scudi, e una femmina che doveva sposare a breve. Le prove che si allegano riguardo alla genealogia sono tutte estratte dai registri delle Decime, in quanto le fedi delle nascite erano andate perse in un incendio. In realtà si aspirava alla descrizione nella classe del patriziato, ma mentre si cercano provanze sufficienti si chiede intanto grazia della nobiltà.

FALAGIANI – (31 luglio 1758). Cavaliere Giovanni Andrea. Già ammesso nell’Ordine stefaniano [XIX, 7].

FOGGIBORGHI – (1° marzo 1773). Silvio. Aveva già il riconoscimento della nobiltà a Città di Castello, nello Stato pontificio, ma chiese anche quello della fiorentina, dove abitava. Supplicò a tal fine ed ottenne apposito diploma sovrano nel 1772671 [XIX, 8].

671 La deputazione si era espressa a favore della concessione della grazia, perché il comparente, che non aveva i requisiti necessari a norme di legge, contava però su un patrimonio piuttosto cospicuo.

FONTEBUONI – (18 gennaio 1762). Bartolomeo e figli. Chiese ed ottenne dal granduca la grazia del diploma di nobiltà nel 1761 [XIX, 9].

FRANCESCHI – (9 luglio 1804). Auditore Giuseppe e nipoti. Già iscritti alla nobiltà aretina [LXXIII,4].

FRANÇOIS – (17 gennaio 1762). Di origine lorenese. Aveva già ottenuto grazia di diploma sovrano dal granduca Francesco Stefano nel 1749 [XIX, 10].

FULGER – (10 agosto 1792). Ranieri e Jacinto. Già nobili del Sacro Romano Impero per diploma dell’imperatore Francesco I del 18 aprile 1792 [LXVII, 5].

GALEOTTI – (22 febbraio 1751). Quintilio. Già ammesso nell’Ordine di S. Stefano [XIX, 11].

GAMBA – (in corso di inserimento). Sua Eccellenza Contessa Laura. Diploma Granducale di concessione del Titolo di Contessa di Montevarchi concesso da S.A.R. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana (1 Marzo 2019)

GATTESCHI – (9 febbraio 1756). Cammillo. Chiede ed ottiene grazia di diploma sovrano di nobiltà, ai fini dell’ascrizione, nel 1755672 [XIX, 12].

672 Anche la deputazione si era espressa favorevolmente per la concessione della grazia, tenendo conto delle cospicue rendite del comparente.

GAULARD – (5 ottobre 1751). Auditore Giacomo e figli. Lorenese. Diploma nobilitante concesso nel 1736 dalla duchessa reggente di Lorena [XIX, 13].

GERARD de Givets – (1765). Giuseppe e figli. Diploma sovrano di aggregazione alla nobiltà fiorentina ottenuto nel 1764 [XIX, 14].

GERVAIS – (15 gennaio 1753). Luigi e figli, lorenesi. Diploma di nobiltà conferitogli da Francesco Stefano nel 1750 (precedentemente alla promulgazione della legge sulla nobiltà del 1750) [XIX, 15].

GILLES – (5 giugno 1758). Giorgio Francesco e Carlo Claudio. Ottennero grazia dal granduca Francesco Stefano di un diploma di conferma di nobiltà nel 1758 [XIX, 16].

GILIOLI – (30 luglio 1752). Conte Carlo Alfonso. Nobili ferraresi, nominati conti per volontà del granduca Giangastone nel 1736673 [XIX, 17].

673 Beneficiari di diplomi di nobiltà conferitigli dagli imperatori Sigismondo e Federico III nel 1425 e 1469. Si allega anche attestato di ammissione al Casino dei nobili di Santa Trinita.

GIORGI – (9 ottobre 1762). Stefano Antonio. Graziato del diploma di aggregazione alla nobiltà fiorentina, come supplicato ai fini dell’ascrizione, nel 1762 [XIX, 18].

GIOVAGNOLI NOMIS – (10 luglio 1788). Cavalier Giorgio. Già ammesso alla nobiltà di San Sepolcro e il possesso della cittadinanza fiorentina [LXIII, 13].

GRAZZANI– (in corso di iscrizione). N.H. Don Luca Grazzani. Famiglia Lombarda; Sacerdote della Chiesa Cattolica, Parroco di Codogno (PV); Consigliere Nazionale dell’Antico Consiglio fiorentino dei Duecento. Decreto di concessione del titolo di Nobile di Firenze di S.A.R. Ottaviano de’Medici di Toscana, Granduca di Toscana Titolare. (23 Luglio 2020)

GROBERT – (19 luglio 1751). Francesco e figli. Lorenesi. Diploma sovrano di nobiltà ottenuto nel 1737 [XIX, 19].

LA GUERRE – (30 aprile 1764). Giovanni Giuseppe, di Luneville, abitante a Firenze. Diploma nobilitante concesso da Francesco Stefano nel 1748 [XIX, 20].

GUERRINI – (20 settembre 1751). Conte Marco. Diploma e attestato di nobiltà conferito da Cosimo I nel 1564, con il riconoscimento della titolarità della contea di Linari. Altro diploma di nobiltà di granduca Francesco I del 1586 [XIX, 21].

GUERRINI – (10 maggio 1751). Tenente Giovanni Battista. Ramo discendente dai Guerrini conti di Linari, già ammessi alla nobiltà [XIX, 22].

HAYRE – (7 maggio 1760). Niccolò Carlo. Famiglia di Commercy in Lorena. Diploma granducale di nobiltà del dicembre 1759 [XVIII, 5].

HAVET – (6 aprile 1767). Giovanni Filippo e figli. Diploma di conferma della loro nobiltà del duca di Lorena del 1635674 [XVIII, 6].

674 Famiglia francese. Il comparente è balì di Saint Venant, nei Paesi Bassi.

HUMBOURG – (24 settembre 1770). Giovanni Evangelista. Ottiene diploma di grazia granducale il 5 ottobre 1766675 [XXI, 19].

675 Il comparente era stato uno dei segretari di Francesco Stefano a Strasburgo, a Vienna e ad Innsbruck. Stabilitosi a Firenze supplicava l’ascrizione alla nobiltà cittadina da Pietro Leopoldo.

LOGIACCO – (in corso di inserimento). N.H. Don Rosario (Rino). Famiglia Calabrese; Consigliere Nazionale dell’Antico Consiglio fiorentino dei Duecento. Decreto di concessione del titolo di Nobile di Firenze di S.A.R. Ottaviano de’Medici di Toscana, Granduca di Toscana Titolare.(28 Luglio 2020)

LOTTINGER – (11 luglio 1763). Stefano676. Graziato del rango di nobile tramite diploma granducale concesso nel 1762 [XIX, 23].

676 Console del granduca a Genova, chiese anche l’iscrizione ai libri d’oro di Pisa.

LUCATTINI – (19 luglio 1751). Cavaliere Giovanni Francesco e fratello. Riconosciuti idonei in virtù dell’ammissione del padre all’Ordine stefaniano [XIX, 24].

GUIDUCCI – (1755). Francesco. Fede pubblica di aver riseduto nel priorato fiorentino677 [XIX, 25].

677 Aveva chiesto anche l’ammissione alla classe della nobiltà di Pisa. Diploma di «gentiluomo d’onore» conferito dal duca di Massa, Carlo Malaspina, nel 1702.