Lo Stato Nazionale del Granduca di Toscana e Istituzioni del Granducato Mediceo in Italia

LO STATO “DE JURE” DEL GRANDUCA DI TOSCANA Sua Altezza Reale il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana, non avendo mai rinunciato ai propri diritti sovrani sul territorio del Granducato di Toscana in favore della Casa di Savoia,  così come non lo fecero mai i Granduchi suoi predecessori, avendo S.A. preso atto che mediante l’atto plebiscitario del 11 e 12 aprile 1860 venne richiesto al Popolo toscano tutto di esprimere una scelta fra l’«unione alla Corona di Re Vittorio Emanuele II°» oppure un «Regno separato», considerando quindi che in base alla scelta fatta in favore dell’Unione l’ex Regno di Italia fu costituito “de jure” come un Regno unito formato da Granducato di Toscana, Regno di Sardegna e province ad esso annesse, avendo inoltre Sua Altezza il Granduca preso atto della conclamata rinuncia al trono d’Italia da parte dagli eredi di Casa Savoia, avvenuta per “acquiescenza” in virtù della loro lettera di rassicurazione inviata al Parlamento  inviata al Parlamento Italiano prima del loro rientro dall’esilio, essendo quindi venuto a mancare in virtù di tale rinuncia il presupposto costitutivo fondamentale del Regno Unito di Italia ed essendo di conseguenza disciolta de jure anche l’Unione fra lo Stato del Granduca di Toscana e il Regno Unito di Italia, avendo infine preso atto che nonostante lo scioglimento di quest’ultimo come in epigrafe definito, il territorio del Granducato di Toscana è uno e indivisibile per giurisdizione e per estensione con quello dell’ex Regno di Italia, per gli effetti ancora durevoli della Costituzione Albertina del 1848 e delle sue successive modifiche in base alle quali detto Regno d’Italia fu costituito, tutto ciò premesso e considerato Sua Altezza Reale il Granduca di Toscana  ha costituito, dichiarato, elevato e nominato i felicissimi Stati del Suo Granducato, Stato “de jure” del Granduca di Toscana, con facoltà di mantenere per se, secondo l’antico Ordinamento Civico Mediceo della Repubblica Fiorentina riformato il 27 aprile 1532, le proprie prerogative dinastiche di Jus Imperi, Jus Gladi, Jus Honorum e Jus Maestatis sopra il Popolo Granducale Mediceo residente nell’intera Penisola Italiana (esclusi Vaticano e la Repubblica di San Marino) e ciò a prescindere dalla avvenuta trasformazione di detto Regno Unito di Italia in Repubblica. IL GRANDUCATO MEDICEO IN ITALIA Sua Altezza ha solennemente dichiarato che il territorio spettante ora “de jure” allo Stato Nazionale del Granduca di Toscana, pur formando esso parte unica integrante e indivisibile con quello intero dell’ex Regno Unito di Italia, è rimasto il medesimo definito dai confini storici del Granducato di Toscana spettante alla Sua Sovranità in epigrafe definita. Sua Altezza ha stabilito infine che per soccorrere ad attività, interessi e bisogni del Popolo Granducale Mediceo , ovunque presente numerosissimo in Italia, e nel rispetto del principio di unità nazionale all’interno della penisola Italiana, il territorio spettante allo Stato Nazionale del Granduca di Toscana non potrà costituire uno stato separato dall’attuale unione repubblicana con gli altri Stati cosiddetti pre-unitari, ma potrà e dovrà invece mantenere in futuro la propria sovranità in unione di Governo Civico Umanistico con il “Granducato Mediceo in Italia”, organizzazione governativa umanistica nazionale indipendente dalla Corona Granducale, formata dalla costituenda unione delle Comunità Civici Umanistiche italiane che aderiscono al Manifesto del Nuovo Umanesimo Mediceo. Compito specifico attuale del Granducato Mediceo in Italia, é l’ attuazione delle LINEE GUIDA DI GOVERNO UMANISTICO stabilite dal Stato “de Jure” del Granduca di Toscana, ottenuta realizzando direttive umanistiche per la tutela e la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, per la formazione di comunità energetiche rinnovabili, per la tutela delle Biodiversità locali, per la tutela Clima globale e per la transizione dei territori comunali locali verso l’autosufficienza alimentare ed energetica a Km-0. Il Granducato Mediceo in Italia è suddiviso in Comunità Civiche Umanistiche guidate dai Consigli Civici Umanistici, organi indipendenti per lo sviluppo delle linee guida umanistiche medicee a cui partecipano i membri della Comunità Granducale Medicea locale, in sinergia con le amministrazioni Comunali e/o i Capitanati o Vicariati Medicei del loro territorio.(Consigli Civici Umanistici)