Libro d’Oro della Nobiltà Medicea di Colle Val d’Elsa

ALBERTANI – (9 ottobre 1762). Niccolò Curzio. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato)1019 [LI, 1].

1019 Il comparente era stato estratto dalla borsa dell’attuariato della banca civile di Colle, ed aveva esercitato quella carica per qualche tempo, ma vi aveva prontamente rinunciato per poter essere ascritto alla nobiltà.

ALESSI – (9 ottobre 1762). Francesco di Alberto, camarlingo del Monte Pio di Colle. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) dal 1427 [LI, 2].

APPOLLONI – (9 ottobre 1762). Pietro di Francesco. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 3].

ATTAVANTI – (16 ottobre 1793). Francesco di Leonardo. Residenze nel gonfalonierato dal 1661. Parentadi nobili [LXVIII, 2].

BARDI – (9 ottobre 1762). Curzio d’Ippolito. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 4].

BARDI – (9 ottobre 1762). Angiolo Maria di Giovanni. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 5].

BELTRAMINI – (9 ottobre 1762). Antonio Felice e Fausto. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato). Ammissione all’Ordine stefaniano per fondazione di commenda1020 [LI, 6].

1020 Cittadinanza fiorentina per privilegio dal 1556. Cittadinanza senese. Avevano chiesto anche l’ascrizione alla nobiltà fiorentina. Copia di un privilegio, concesso nel 1563, con cui un ascendente del comparente era nominato cavaliere e conte palatino.

BOLOGNINI– (9 ottobre 1762). Domenico e figli. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche1021 (gonfalonierato) [LI, 7].

1021 Possesso della cittadinanza di Firenze, dove il comparente esercitava l’impiego di camarlingo dell’Arte della seta (si richiese anche l’ascrizione alla nobiltà fiorentina).

BUONACCORSI– (9 ottobre 1762). Leonardo e figli. Il comparente aveva già presentato domanda per l’ascrizione alla nobiltà di Montepulciano e al patriziato fiorentino [LI, 8].

BUONINSEGNI– (9 ottobre 1762). Niccola Tommaso. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 9].

BUONINSEGNI– (9 ottobre 1762). Niccolò dell’auditore Francesco. Ammissione alla nobiltà senese nel 1583. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 10].

CERAMELLI– (9 ottobre 1762). Antonio, fratelli e figli. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato e priorato)1022 [LI, 11].

1022 Chiesero anche l’ascrizione alla nobiltà di Firenze, ove avevano già la cittadinanza.

CIGNA PICCHINESI– (9 ottobre 1762). Antonio Filippo. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 12].

DINI– (9 ottobre 1762). Alberto di Giuseppe. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato)1023 [LI, 13].

1023 Il comparente aveva già rinunciato ad esercitare la sua professione di notaio ed era in attesa della decisione sovrana rispetto all’altro impiego che aveva, quello di cancelliere della curia ecclesiastica. Aveva inizialmente ottenuto grazia il 23 giugno 1753 di continuare il suo impiego di cancelliere vescovile senza pregiudizio della nobiltà per tre anni continuati, in attesa di procurarsi un altro incarico. Non avendolo trovato, nell’aprile del 1756, trovandosi ormai a 55 anni di età e con a carico una numerosa famiglia, chiedeva la proroga di quella grazia, ma inutilmente. Dovette rinunciarvi ufficialmente il 22 giugno 1756 (ASFi, Deputazione, 114, inss.60 e 65).

GALGANELLI– (9 ottobre 1762). Paolo di Francesco. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato). Chiese anche l’ascrizione alla nobiltà fiorentina, per avervi la cittadinanza dal 1628 [LI, 14].

GOZZINI – (13 gennaio 1789). Maddalena. Residenze nella maggiore magistratura del gonfalonierato [LXIV, 8].

GRAZZINI – (9 ottobre 1762). Domenico di Simone. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) di Colle e Firenze1024 [LI, 15].

1024 Il comparente si riservava di chiedere anche l’ascrizione al patriziato fiorentino.

GIUSTI – (9 ottobre 1762). Cavaliere Antonio del cavaliere Alberto. Ammissione all’Ordine stefaniano per giustizia. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche [LI, 16].

LUCI – (9 ottobre 1762). Cavaliere Emilio e fratelli. Ammissione per giustizia all’Ordine stefaniano. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato). Aveva già richiesto l’ammissione al patriziato di Siena e di Firenze [LI, 17].

LUCI – (9 ottobre 1762). Salvadore e figli. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato)1025 [LI, 18].

1025 In possesso della cittadinanza fiorentina. Il comparente aveva rinunciato all’esercizio di procuratore legale.

LUPARDI – (9 ottobre 1762). Michele di Alessandro. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 19].

LUPERELLI – (9 ottobre 1762). Antonio Domenico. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato)1026 [LI, 20].

1026 Il comparente e la sua famiglia abitavano già da molti anni a Firenze, dove godevano della cittadinanza e vi chiedevano l’ascrizione ai registri della nobiltà a norma dell’articolo XI dell’istruzione della legge per la nobiltà del 1750.

MOROZZI – (1 marzo 1773). Ferdinando e fratelli. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato)1027 [LI, 21].

1027 Si allega una memoria storica sulla famiglia. I comparenti erano figli di Giuseppe, bilanciere dell’ufficio delle collette e condannato dal capitano di giustizia di Siena nel 1750 alla pena della forca (poi commutata in esilio) e alla confisca dei beni.

PACINI – (10 luglio 1788). Vincenzio e Filippo. Residenze nel gonfalonierato [LXIII, 15].

PASCI – (10 luglio 1788). Francesco. Residenze nel priorato e gonfalonierato1028 [LXIII, 18].

1028 Prima carica pubblica attestata: priorato nel 1615.

PELLICCIONI – (9 ottobre 1762). Orazio e figli. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato per giustizia) [LI, 22].

PICCHINESI – (14 aprile 1793). Niccolò di Giovanni, ultimo della sua linea con due figlie. Residenze nelle maggiori magistrature cittadine (gonfalonierato dal 1418)1029 [LXVIII, 17].

1029 Si era donato il castello di Picchena alla repubblica fiorentina nel 1353. Non si era presentato istanza a tempo debito

«per ignoranza di detta legge».

PORTIGIANI – (9 ottobre 1762). Decio di Giovanni Jacopo, patrizio fiorentino domiciliato a Colle. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato per giustizia) [LI, 23].

RENIERI – (9 ottobre 1762). Jacopo di Gregorio. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato per giustizia) [LI, 24].

RENIERI – (9 ottobre 1762). Antonio di Jacopo. Ammissione all’Ordine di S. Stefano per giustizia come quarto materno. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato). Avevano già richiesto l’ascrizione al patriziato senese, loro città di origine1030 [LI, 25].

1030 La famiglia aveva sempre goduto dei primi onori nobili dal 1317, era stata ammessa alla nobiltà di Siena dal 1385 ed in possesso della cittadinanza fiorentina dal 1432. Il comparente era cancelliere delle Farine di Colle, aveva inizialmente ottenuto grazia il 23 giugno 1753 di continuare il suo impiego senza pregiudizio della nobiltà per tre anni continuati, in attesa di procurarsi un altro incarico. Non avendolo trovato, nel giugno del 1756, dopo oltre trentasette anni di professione, chiedeva inutilmente la proroga di quella grazia (ASFi, Deputazione, 114, inss.5 e 60 ).

ROCCHI – (11 marzo 1805). Luigi, canonico Giuseppe e Gaetano, fratelli. Grazia di diploma di nobiltà di Carlo Lodovico e Maria Luigia (28 febbraio 1805)1031 [LXXIV, 4].

1031 Antica famiglia civile, oriunda di Siena, ma residente a San Gimignano, provvista di decoroso patrimonio e nobilmente imparentata, residente nel gonfalonierato dal 1694 (nonostante un documento anonimo denunciasse come impropria quell’avvenuta imborsazione per mancanza di un censo proporzionato).

SABOLINI – (9 ottobre 1762). Giuseppe di Pier Francesco. Patente di nobiltà dell’imperatore Carlo IV.

  SABOLINI – (9 ottobre 1762). Eleonora e Lisabetta. Ammissione all’Ordine stefaniano [LI, 27].

TOLOSANI – (10 luglio 1788). Francesco. Residenze nel gonfalonierato cittadino, per giustizia, dal 1661 [LXIII, 14].

TOMMASI – (9 ottobre 1762). Pier Maria di Tommaso. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 28].

TOMMASI – (9 ottobre 1762). Giuseppe di Francesco. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche [LI, 29].

TORRANI – (9 ottobre 1762). Tommaso di Paolo, provveditore delle gabelle dei contratti di Colle. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 30].

UGHETTI – (9 ottobre 1762). Giovanni Francesco di Jacopo. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato per giustizia) [LI, 31].

ZUCCHERINI – (9 ottobre 1762). Lattanzio di Niccolaio, canonico di Colle. Residenze nelle maggiori magistrature pubbliche (gonfalonierato) [LI, 32].