S’ammanta il pentimento di un’atmosfera rovente di ardore e di afflato alla salvezza. Dall’alto la luce spiove sulle afflizioni terrene e arroventa di speranza il desiderio. È la presenza angelica che suggerisce il potenziale riscatto e l’inflessibilità del rispetto. Nel VII Canto del Purgatorio, dalla profonda oscurità si stagliano le tre figure dei poeti dagli abiti di luce. Infatti, insieme a Virgilio e a Dante, sta Sordello. Dalla valle dei principi negligenti, il presente appare peggiore del passato e s’apprezza sempre più il favore della memoria.
ENZO DALL’ARA
filosofo e storico dell’arte