APPELLO per la costituzione urgente di una cintura sanitaria intorno a tutte le città e paesi colpiti dall’epidemia Covid 19

Rivolto Ai Gentiluomini e Volontari del Popolo Granducale Mediceo di tutto il Mondo per la ricerca di guardie volontarie per costituire una cintura sanitaria contro il contagio, in tutte le Città e le Comunità del Mondo colpite dalla Pandemia Covid 19.

Nella reverente memoria di S.A.S. il Granduca Ferdinando II de’ Medici, il quale per amore del Popolo Granducale Mediceo seppe  azzerare a Firenze dopo circa sei mesi la grande epidemia di peste del 1630, e dopo circa tre mesi quella altrettanto devastante del 1633, nella consapevolezza che il Modello mediceo di Firenze contro il contagio potrebbe ancor oggi azzerare nei medesimi tempi l’attuale epidemia di Covid 19, a Firenze o in altre Comunità del mondo, senza imporre la chiusura o la limitazione dei commerci e delle attività produttive, a condizione espressa che si realizzino tutte le medesime misure di prevenzione  previste nel modello Mediceo del 1630, nessuna esclusa, ovvero: che la popolazione usi sempre tutti i dispositivi di protezione personale, rispettando nel contempo anche tutte le previste misure minime di distanziamento sociale per evitare gli assembramenti; inoltre che il governo isoli da subito tutte le Comunità e le la Città colpite dalla Pandemia, con una ferrea cintura sanitaria per impedire l’ingresso entro la cerchia comunale di qualunque persona non vaccinata, proveniente da aree infette; che il medesimo governo renda infine obbligatorio il ricovero di tutti i malati nei lazzaretti, nessuno escluso, oltre al trasferimento di tutti i sospetti nelle case albergo per la quarantena. Infine, se dopo tre mesi l’epidemia non fosse cessata,  che il governo stabilisca  un “lockdown” totale di tutti gli abitanti nelle proprie case, con chiusura dei commerci ma non della industria principale,  e che lo mantenga per quaranta giorni fino al completo azzeramento del contagio;  volendo quindi S.A.S. il Granduca Ottaviano de’ Medici Toscana ricambiare con opere concrete l’affetto che da sempre la Casata Medicea riceve dal Popolo Granducale Mediceo , oggi inteso come il complesso degli individui ovunque residenti nel mondo, che provando  stima, rispetto e ammirazione verso la Casa Granducale Medicea si è recato o intende recarsi a Firenze almeno una volta nella vita; desiderando  inoltre S.A. esprimere concretamente questo affetto con atti e disposizioni che possano far cessare interamente e al più presto la Pandemia Covid 19 e   avendo di conseguenza S.A. studiato, con cura infinitesimale, la “Relazione sopra il Contagio dell’anno 1630 e 1633 nella Città di Firenze” voluta dal Granduca Ferdinando II de’ Medici, avendo inoltre S.A. il Granduca Ottaviano ricavato da detta relazione lo specifico protocollo organizzativo e legislativo contro il contagio stabilito dal Granduca Ferdinando II e avendo S.A. il Granduca Ottaviano la consapevolezza che questo protocollo potrebbe fermare in breve anche l’attuale Pandemia Covid 19 così come esso fermò in breve tempo il contagio per peste del 1630; avendo inoltre  S.A.S. il Granduca Ottaviano de’ Medici di Toscana, dall’alto della Sua  Granducale potestà, con certa scienza e sicura conoscenza, costituito, elevato e nominato il medesimo protocollo in epigrafe definito, Modello mediceo di Firenze, con facoltà dell’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Dugento” di emendarne in futuro il testo con nuove norme adeguate ai tempi attuali; avendo infine S.A.S. il Granduca Ottaviano parimenti creato, costituito, elevato e nominato ciascun membro iscritto all’Ordine Civico Mediceo che parteciperà allo sviluppo del Modello di Firenze predetto, Patrizio di (+Città di residenza) se svolgerà con nobiltà d’Animo come amministratore pubblico un ruolo direttivo permanente connesso ai servizi qui descritti; Nobile di (+Città di residenza) se svolgerà un ruolo direttivo contribuendo personalmente alla formazione dei servizi qui descritti ed al sostentamento delle opere connesse; Generoso di (+ Città di residenza) se svolgerà per almeno 30 giornate servizi di volontariato connessi al presente bando; con tutti gli onori riservati al rango e con facoltà per ciascun insignito di richiedere alla Cancelleria di S.A. l’eventuale rilascio di lettera patente comprovante le suddette nomine, purché dimostri di svolgere o di aver svolto uno dei ruoli volontari come sopra;

Tutto ciò premesso e considerato

S.A.S. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana e per S.A. l’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Dugento”, dall’alto della Sua Granducale potestà,

fa appello

ai Gentiluomini del predetto Popolo Granducale Mediceo, ovunque nel mondo residenti, siano essi Signori di Titolo oppure Volontari di qualunque ceto che godano della Nobiltà naturale del proprio animo,

di accogliere questo bando e di volerlo personalmente diffondere per la ricerca di Volontari presso le associazioni di volontariato della propria Città o Comunità di  residenza.

Parimenti fa appello

ai medesimi Gentiluomini in epigrafe definiti

di  costituire con l’aiuto di dette Associazioni di volontariato e delle Autorità sanitarie e civili locali una ferrea cintura sanitaria per impedire l’ingresso entro la cerchia Cittadina di persone non vaccinate provenienti da aree infette, con obbligo di  seguire  le istruzioni del Modello mediceo di Firenze riportate in appendice, redatte dal Granduca Ferdinando II nel 1630

fa infine appello

agli uomini e alle donne di buona volontà di tutto il Mondo

di voler aderire numerosi alle associazioni in epigrafe definite per prestare insieme ad esse tutti servizi sopra indicati, contribuendo così a fermare in tempi rapidi  l’epidemia nella loro Città o Comunità di residenza.

S.A.S. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana e per S.A. l’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Dugento concedono ai predetti Gentiluomini che avranno spontaneamente accolto e diffuso come sopra il presente Appello, contribuendo quindi in modo determinante anche alla formazione dei servizi descritti nei successivi capitoli, e alle opere ad essi connesse dell’Ordine Civico Mediceo, di richiedere alla Cancelleria dell’Ordine Civico Mediceo la lettera patente granducale di Nobiltà della propria Città, nei modi in epigrafe definiti, e questi Gentiluomini si chiamino anche Offiziali Medicei di Sanità e Guardie”, così come si appellavano a Firenze i Nobili o le guardie che ricoprivano i medesimi servizi durante la peste del 1630 e 1633.

APPENDICE 1

Istruzioni per la formazione di liste di volontari, adozione di nuove norme di legge e istruzioni operative alle guardie volontarie

S.A.S. il Granduca Ottaviano de’ Medici di Toscana e per S.A. l’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Dugento manda i Gentiluomini del Popolo Granducale Mediceo in epigrafe definiti, che avranno aderito all’appello a

formare delle liste con i nominativi dei volontari

individuati per il tramite delle predette Associazioni di volontariato , e di offrire alle autorità locali della propria Città o Comunità, la disponibilità di detti volontari ad effettuare i servizi  gratuiti di volontariato più avanti descritti.

S.A.S il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana e per S.A. l’Antico Consiglio Mediceo dei “Dugento”, manda inoltre i medesimi Gentiluomi a

richiedere alle suddette autorità l’emissione di una legge speciale

che imponga di costituire la predetta cintura sanitaria intorno ai confini comunali, in conformità delle disposizioni date nel 1630 da S.A.S il Granduca Ferdinando II de’Medici di Toscana  agli “Offiziali” Medicei di Sanità e Guardie di Firenze che sono le seguenti:

“Essi,  durante il loro servizio devono vigilare l’osservanza degli ordini dei loro superiori locali, et esercitare con molta costanza l’offizio dato loro, obbligandosi ad essere persone discrete per non fare, ne dare difficoltà al commercio dove non bisogni, industriosi nel fuggire e causare gli errori, et fedeli nell’evitare le “fraudi” e le collusioni. Essi non devono lasciare passare forestieri che vengano da altri comuni del proprio Stato o da Stato Estero, se non portano con se una bolletta di sanità comprovante che il luogo da cui provengono sia esente da contagio (Covid 19); parimenti non devono lasciar passare quelli del proprio Comune provenienti da altro Comune, qualora siano privi della fede della sanità predetta. Quelli provenienti dai luoghi che sono stati ufficialmente dichiarati banditi,(ovvero da luoghi ove vi sia la presenza di contagio Covid 19) non possono né devono essere ricevuti né ammessi in nessun caso dentro la Città, neppure se hanno una bolletta di sanità, per essere di già incorsi nei pregiudizi degli ordini e dei bandi che vietavano loro di entrare in Città essendo stato il loro Comune bandito a causa della presenza di infetti. Le bollette della sanità per le persone, per essere giustificate devono essere in stampa con armi o contrassegno pubblico dell’Ente emittente del luogo di dove altri si parte, ed il nome dell’ufficiale che le abbia date; devono inoltre riportare il nome proprio del padre, il cognome, e il nome della patria di chi parte, con i contrassegni della persona, cioè dell’età, statura, capigliatura, il giorno della partenza, e con ogni altro contrassegno per il quale si dimostri la persona essere la stessa che è descritta nella bolletta. Le bollette di Sanità devono anche contenere la dichiarazione che la persona sia paesana e abitante nel luogo della presa bolletta, oppure indicare che la persona medesima sia stata ferma in detto luogo per 22 giorni continuativamente,(oppure sia stata vaccinata); senza la bolletta rilasciata nel luogo di origine del viaggio i passeggeri non devono essere ricevuti ne lasciati passare ancorché rechino con se bolletta della città e luoghi per dove sono passati. Le bollette della mercanzia anche loro devono essere in stampa, con il nome degli ufficiali che le danno e di quelli che le conducano, e devono contenere una descrizione della la qualità delle mercanzie, il numero dei colli con le loro Marche, ovvero dire balle da soma, “valigini”, bauli, “coscini” da cavalcare”, e cose simili con la attestazione di  dove le mercanzie siano state fatte, e fabbricate, dove siano state ricevute e purgate, poiché avendo fede di aver fatto purghe nei luoghi sani devono essere ammesse alla pratica, e senza la detta fede non si devono lasciare passare. Le guardie a voler far bene il proprio lavoro, sono tenute a domandare ai forestieri subito che arrivino, chi siano, da dove vengono, da dove sono originariamente partiti, quanti giorni siano passati per il viaggio, dove si siano fermati, che professione svolgono e dove la esercitano, se abbiano bolletta di sanità, dove la abbiano presa, dove l’abbiano fatto rivedere, quanto tempo siano stati fermi nel luogo dove hanno preso la bolletta, dove vogliono andare; le guardie, una volta interrogati i passeggeri, devono farsi poi mostrare le bollette per riscontare se il detto del passeggero coincida con lo scritto della bolletta; trovando che dichiarazioni del passeggero coincidano con quelle indicate sulla bolletta, se il passeggero viene da luogo sano si deve lasciar passare, altrimenti  trovando variazione fra i contrassegni e il detto del passeggero, non si deve lasciare passare, perché in tal modo la bolletta non è  giustificata.( Le persone senza fissa dimora e altra simile gente, quando sono malati e impiagati non si devono lasciar passare ancorché abbiano con se la bolletta di sanità massima, ma si devono far tornare indietro facendoli passare fuori dei luoghi affollati e collocare altrove). I controlli delle bollette, devono essere fatti da chi ne abbia l’autorità e devono contenere il giorno che sono fatti, il luogo, ed il nome del deputato che li fa, nonché il bollo e il contrassegno del corpo di guardia dove sono stati eseguiti. Nei presenti sospetti(di Covid 19)le persone e robe che vengono da altri luoghi banditi, sospesi, o che si bandiranno, o sospenderanno sono quelle delle quali si fa bisogno guardarsi. E quanto a quelli che saranno ributtati dalle porte delle cintura sanitaria di ciascun comune, avendone notizia il Magistrato di sanità locale farà sapere ai agli “offiziali” Medicei di Sanità e ai commissari delle porte ciò che essi dovranno fare ed eseguire.” Ciascuna associazione di volontariato dovrà poi fornire settimanalmente il venerdì alla magistratura Medicea di Sanità, collegandosi all’indirizzo mail magistratura.sanita@de-medici.com, il resoconto del numero dei volontari totali presenti, delle ore totali da essi lavorate e dei servizi di guardia o di altro genere prestati.

 Firenze, A.D. 20 Gennaio 2021    

                                                                           Firmato: Il Cancelliere di Consiglio

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