“Per lunghi anni”

BOLLA GRANDUCALE DI FONDAZIONE DEL GRANDUCATO UNITO D’ITALIA

PER UN NUOVO UMANESIMO MEDICEO E PER IL RINASCIMENTO DELLA CIVILTÀ ITALIANA

COSTITUITO PER NOMINA DEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA

A CITTA’ DUCALI DEL POPOLO GRANDUCALE MEDICEO D’ITALIA

E

PER LORO SUCCESSIVA UNIONE ALLO STATO NAZIONALE “DE JURE” DEL GRANDUCA DI TOSCANA

**********

NOI

OTTAVIANO de’MEDICI di TOSCANA

(per Grazia di Dio Granduca di Toscana Titolare, ECC)

Per lunghi anni, dopo il Nostro ritorno a Firenze avvenuto nel 2001, abbiamo devoluto la Nostra Vita a elaborare un’ attenta analisi storica, filosofica, giuridica e sociale del Nostra magnifica Civiltà Toscana, abbiamo profuso opere in difesa del valore culturale materiale e immateriale della Nostra amatissima Città di Firenze e delle Sue Arti, abbiamo adunato intorno a Noi Genti fedeli alla Nostra Dinastia e con Esse creato gli Ordinamenti delle Nobilissime Magistrature dell’Ordine Civico Mediceo, abbiamo sviluppato numerosi progetti di attività artistiche, storiche, culturali, sociali, economiche, accademiche, filosofiche e istituzionali,  abbiamo inoltre impostato la nuova Carovana del Nostro Ordine di Santo Stefano P.M., così come abbiamo programmato e impostato numerosissime altre attività istituzionali e filantropiche di ogni ordine e grado.

Oggi però, mentre la Storia passa al Nostro fianco con turbolenza, Noi non possiamo più rimanere fermi di fronte alle gravezze culturali sociali ed economiche che pesano sul Popolo Granducale Mediceo, non possiamo semplicemente seguitare passivamente ad ascoltare le infinite ed apprezzabilissime parole di  stima, di rispetto e di sincera ammirazione che ogni giorno milioni di persone del Popolo Granducale Mediceo  tributano alla Nostra storica Casa Granducale.

Oggi è arrivato per Noi il tempo di iniziare a compiere tutte le azioni politiche necessarie a far adottare ovunque in Italia ed in Europa i principi dell’umanesimo giuridico  Mediceo, il quale propone fra le altre cose soprattutto rispetto delle leggi naturali, l’abbandono dello sfruttamento intensivo delle risorse naturali e il ritorno ad una economia umanistica basata sul rispetto dei valori umani e sulla monetazione con sistema a parità aurea.

È arrivato per Noi il tempo di iniziare ad utilizzare le nuove tecnologie per lo sviluppo della cultura e dell’arte, di iniziare a promuovere l’implementazione delle fonti di energia rinnovabile, di iniziare un programma politico per rendere sostenibile il progresso urbano, di iniziare a sviluppare nelle campagne il nostro progetto “Borgo umanistico mediceo” per lo lo sviluppo di una architettura dell’alimentazione sostenibile a Km zero, nonchè per il recupero dei terreni agricoli abbandonati e dei relativi borghi. 

E’ arrivato per Noi il tempo di iniziare una campagna di sensibilizzazione rivolta al Popolo Granducale Mediceo perchè esso smetta di ignorare che la Nostra Civiltà Umanistica Europea, fondata sul Cristianesimo, ha intrapreso ormai da tempo, nell’indifferenza generale, una strada pericolosa che entro circa un secolo e mezzo condurrebbe alla scomparsa ed alla estinzione della popolazione autoctona nativa del Continente europeo

È arrivato per Noi il tempo di iniziare una forte campagna comunicazione per la sensibilizzare gli Europei anche sulla necessità di instaurare una economia umanistica che ristabilisca un equilibrio naturale fra individuo e genere umano e fra genere umano e ambiente.

Tutto ciò premesso e considerato

  • Sostenendo l’urgente necessità dell’affermarsi in Italia  di un potere forte che imponga il rispetto delle leggi naturali, il potere dello Stato umanistico, che è la Sovranità: un potere che sia conforme alla ragione umana ed anche al volere divino, ma che non derivi da un patto sociale – a differenza del Giusnaturalismo-, per cui i  cittadini non vi si sottomettono per una libera scelta (nel quale caso manterrebbero pur sempre una specie di sovranità ideale e la sovranità dello Stato sarebbe reversibile), ma perché così vuole la natura, la quale risponde alla volontà divina.
  • Affermando che lo Stato è la forma naturale che assume la vita sociale e che senza tale forma non vi sarebbe nemmeno la possibilità di una vita realmente umana.
  • Sostenendo che Stato, Sovranità, Ordine e Giustizia sono praticamente sinonimi e parimenti affermando che l’ordine sociale garantito e, se necessario, imposto dallo Stato, è secondo l’Ordine Naturale Divino.
  • Opponendoci alla concezione filosofica giusnaturalistico-liberale dell’ individualismo, assimilata dal contrattualismo di Locke e di Rousseau e dal razionalismo kantiano, sulla quale si sono formati i principi, i diritti, i doveri e gli ordinamenti statali previsti dalle costituzioni cosiddette “moderne”fra cui lo Statuto Albertino del 1848 e la Costituzione della Repubblica Italiana da esso strettamente derivata.
  • Disapprovando che i moderni Stati basati sulla concezione giusnaturalistico -liberale dell’individuo, anziché stabilire delle eque leggi di convivenza seguendo le norme delle leggi naturali, abbiano invece creato una fittissima quanto inefficiente rete burocratica fatta di regole e di leggi che limitano, spesso eccessivamente, il campo delle azioni individuali pur di poter garantire un numero sempre maggiore di diritti e di libertà particolari ad alcuni, impoverendo così l’individuo, umiliando spesso la persona umana anziché elevarla e alterando l’equilibro naturale fra individuo e genere umano e fra genere umano e ambiente.
  • Protestando quindi per l’attuale  eccessiva perdita di libertà personale, dovuta  all’esasperata ricerca da parte dagli Stati  “moderni” di una sempre maggiore tutela di alcune libertà individuali specifiche che di fatto limitano la libertà generale di tutti.
  • Opponendoci alla affermazione della teoria giusnaturalistico-liberale dell’individuo, in base alla quale il singolo, in quanto persona, ha un valore assoluto, prima e indipendentemente dai rapporti di interazione con i suoi simili (giusnaturalismo).
  • Opponendoci inoltre alla successiva prospettiva giusnaturalstico-liberale  secondo cui il singolo individuo è superiore alla società di cui entra a far parte, e lo Stato è solo il risultato di un accordo o contratto stipulato fra i singoli individui (contrattualismo). Lo Stato, quindi, non è una persona reale, ma solo una somma di individui.
  • Affermando per contro la naturalità per il genere umano, e quindi anche la necessità, che ciascun individuo concorra  insieme agli altri individui al raggiungimento del benessere e della salute sia propria che del genere umano e sostenendo che ciò possa avvenire solo sotto l’egida di un potere forte di uno Stato umanistico Sovrano Nazionale, che garantisca la cooperazione, la collaborazione e la libera pratica equilibrata dei valori umani del nuovo umanesimo mediceo, fra i quali principalmente concorre la bellezza.
  • Credendo invece Noi con San Tomaso d’Acquino che la sfera della condotta umana sia posta sotto la direzione della legge naturale e che se la legge posta dall’uomo discorda da essa «non erit lex, sed legis corruptio» (q. 95).  
  • Credendo quindi che la corrispondenza del diritto positivo al diritto naturale debba essere dunque condizione della sua validità.
  • Volendo inoltre offrire al Popolo Granducale Mediceo reidente in Italia la possibilità di vivere in futuro in una Nazione formata di Stati Regionali con titolo di Ducato, fiscalmente e giuridicamente e amministrativamente autonomi nei propri territori, ma soggetti alla corona sovrana della Real Casa Medicea di Toscana riguardo la difesa, la finanza , la moneta e le infrastrutture
  • Volendo che questa unione Granducale sovrana sappia restituire  nuova luce allo splendore della Civiltà Italiana per Nuovo Umanesimo Mediceo e per il Rinascimento dell’Italia tutta.
  • Volendo nel frattempo creare su tutto il territorio dello Stato Italiano una entità amministrativa di diritto Granducale in grado ora di riunire e coordinare fra loro I Consigli Nobili Medicei in Italia, ed in futuro di funzionare quale struttura amministrativa di Governo Granducale dello Stato Italiano.
  • Disponendo il Nostro Stato Nazionale de jure del Granduca di Toscana di un potere sovrano assoluto per imporre al Popolo Granducale Mediceo Pace e Giustizia, che non dovrà mai  degenerare in tirannide e dovrà  sempre perseguire sia il bene dei Popolo Granducale, sia il bene dello Stato: perché l’uno non potrebbe stare senza l’altro.volendo rispondere alla stima, al rispetto e all’ammirazione universale del Popolo Granducale Mediceo verso la Nostra storica Casa Granducale
  • Sapendo infine che molte delle Nostre antiche Leggi Granducali Medicee sono ispirate dalle Leggi naturali e dalla secolare saggezza del Popolo Granducale Mediceo e che esse potrebbero ancora oggi offrire, in forma attualizzata, un’ ottima proposizione legislativa rispetto alle principali preoccupazioni universali che riguardano il cibo, la salute, l’energia e l’ambiente.
  • con la nostra Granducale potestà
  • abbiamo costituito e costituiamo, eleviamo e nominiamo solennemente tutti i Comuni Italiani e le loro frazioni,  Comunità locali del Popolo Grandicale Mediceo, con facoltà di nomina da parte di esse di un Magistrato e di un consiglio permanente per il governo del Popolo Granducale Mediceo del  proprio territorio.
  • parimenti abbiamo costituito e costituiamo, eleviamo e nominiamo solennemente i Capoluoghi delle Province Italiane, Città Ducali del Popolo Granducale Mediceo, con facoltà per i commissari granducali o per i Duchi da Noi nominati,  di mero e misto imperio sopra il Popolo Granducale Mediceo delle Comunità granducali in epigrafe definite.
  • parimenti abbiamo unito e uniamo le medesime Comunità Granducali e le Città Ducali al Nostro “Stato Nazionale de Jure del Granduca di Toscana
  • finalmente abbiamo costituito o costituiamo, eleviamo e proclamiamo solennemente questa unione Granducato Unito d’Italia, sottoponendola alle Nostre prerogative Sovrane di Jus Imperi, Jus Gladi, Jus Honorum e Jus Maestatis sopra il Popolo Granducale Mediceo, secondo gli  Ordinamenti del 27 aprile 1532 della Civilissima Repubblica Fiorentina attualizzati e secondo le Leggi Granducali nelle raccolte dell’Archivio di Stato di Firenze (1532 – 1737), da attualizzare.

Invochiamo la Grazia di Dio perché la stima, il rispetto e l’infinita ammirazione universale del Mondo verso la Nostra storica Casa Granducale tutta, possano dare al Nostro Spirito e alla Diplomazia Granducale la forza necessaria per affermate la Nostra Sovranità sopra il territorio dell’intera penisola Italiana del Popolo Granducale Mediceo. 

Parimenti invochiamo la Divina provvidenza perché  l’ammirazione universale del Mondo intero verso il Nostro Granducato Unito diventino il baluardo e la forza del Popolo Granducale Mediceo d’Italia per affermare in Italia un nuovo Umanesimo Mediceo per il Rinascimento della Civiltà Italiana!

Firmato dal Granduca di sua propria mano

Da Palazzo Pitti, A.D, 11 Giugno 2020